Tre giorni in Val Bormida – B&B

Nello splendido entroterra di Savona, troviamo una piccola borgata al limite del bosco…sembra una favola …..è VALBORMIDA !!!

100,00

Nello splendido entroterra di Savona, troviamo una piccola borgata al limite del bosco, situata a Calizzano. Un posto dove il tempo si è fermato e da dove non si vorrebbe mai andare via. Questa piccola ed accogliente casetta ha tre camere arredate graziosamente e un bel giardino, dove potrete trascorrere dei momenti di puro relax, lontani dal traffico della città.
Il posto è isolato, immerso nel bosco, la colazione è favolosa, le persone gentili e disponibili. Consigliato a chi vuole stare in un posto tranquillo e senza pretese di lusso ma che vuole ritrovare il senso delle cose, il valore delle tradizioni e l’importanza della genuina semplicità. Luoghi adatti per riposarsi ma nello stesso tempo da visitare. Persone cordiali e accoglienti, che sapranno assolutamente sfatare il mito dell’accoglienza ligure, molto gentili nel consigliare le mete più interessanti da visitare.
Consigliamo di fare anche la cena, con ottimi prodotti tipici del territorio ma anche perchè sarà un bel momento di convivialità.

QUOTA PACCHETTO : 110,00 EURO

L’attività comprende* * *

due notti in camera doppia Standard
due colazioni Tradizionali

Per 2 persone

Attività nelle vicinanze
Pesca Canoa/Kayak Equitazione Sentieri trekking Escursioni in bicicletta

Da visitare : Castello del Carretto

Calizzano, borgo di origine medievale dell’alta Val Bormida, si presenta ai giorni nostri come un paese moderno, ma basta alzare lo sguardo verso l’altura che lo sovrasta e verremo catapultati nel medioevo, con i resti del castello che si intravvedono tra la vegetazione.

La visita al borgo di Calizzano inizia sul ponte nel centro cittadino per permettere a coloro che si accingono a salire al castello di poterne godere della sua vista dal basso, lasciando alla nostra immaginazione il compito di visualizzare quale effetto dovesse fare vederlo svettare in posizione dominante rispetto all’abitato. Di sicuro per la popolazione doveva rappresentare una porto sicuro in cui rifugiarsi in caso di attacchi esterni.

La sua posizione è dominante rispetto alla direttrice che conduce ora, come in antichità, a Bardineto, al passo del Melogno e al passo Giovetti. Salire al castello non comporta un eccessivo sforzo fisico, vi si può accedere attraverso una salita che parte dal centro storico di Calizzano e conduce sull’altura nell’arco di una ventina di minuti.
Dal castello partono inoltre diversi itinerari per gli amanti delle escursioni, in un territorio particolarmente amato dagli amanti delle camminate all’aria aperta.

Una volta guadagnata la cima della collina non è difficile immaginare come dovesse essere strutturato l’insediamento fortificato poiché il recinto perimetrale è ancora ben delineato e al suo interno si intravvede una cisterna interrata, utile per la raccolta dell’acqua piovana, fondamentale ambiente sia per l’approvvigionamento idrico di chi abitava il castello sia per far fronte ai periodi di pericolo in cui non era possibile uscire dalle mura anche per molto tempo.
Nella zona occidentale sono inoltre visibili i resti della torre circolare ed è facilmente comprensibile l’andamento della cinta muraria che , scendendo dalle alture intervallate da torri, abbracciavano e proteggevano l’abitato medievale.

“Visitare un castello, o l’area in cui un insediamento fortificato sorgeva, rappresenta sempre un’esperienza dal fascino indiscusso. Ammirando il panorama di cui si può godere dal camminamento murario, la posizione delle torri, osservando da vicino la grandezza delle pietre e la tecnica muraria usata per sovrapporle possiamo capire molto, come le motivazioni per cui il castello sia stato costruito in una zona rispetto che un’altra, a quale tipo di attacco potessero resistere quelle spesse cinte murarie, quanta gente potesse rifugiarsi al suo interno. Vuoi scoprire se le tue supposizioni sono giuste?

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